L'intervento é riuscito ma...


Avviso ai navigatori: questo post é stato scritto con la Annunziata che intervista DJ Alfano in sottofondo. E ha appena annunciato una sua striscia quotidiana. Di mezz'ora, of course. Minchia. 

Stamattina mi sono sentito molto a disagio. Per approssimativamente 30 secondi. Mi trovavo d'accordo con Ferruccio de Bortoli, poi per fortuna ha consigliato a Monti di non fare una patrimoniale. Meno male. Scalfari ci ha spiegato che il governo é caduto per merito del PD, sprizzando ottimismo da tutti i pori. Beato lui che ci crede. Bello Gomez, invece, mi aiuta a introdurre quello che penso. 

Fate molto male a ridere.

L'Italia si é liberata in maniera (probabilmente) definitiva di Silvio Berlusconi. Al momento delle dimissioni, ero fuori con amici e ho visto le immagini dei festeggiamenti e gli Hallelujah solo quando sono tornato a casa dopo mezzanotte. E mi ha fatto un effetto strano. Questo é uno di quei momenti che, in tanti, abbiamo atteso per anni e anni. Ci siamo illusi in piú occasioni che fosse arrivata la volta buona. Ma, come in una serie televisiva, all'ultimo secondo il villain si é sempre salvato. E ieri invece é andato giú. Ora peró, c'é un dubbio che mi impedisce di gioire, scolarmi una boccia di Caffé Sport Borghetti e mettermi a correre per casa come un invasato. 

Siamo stati noi? 

Voglio dire, é stata l'Italia a sviluppare (fuori tempo massimo) gli anticorpi necessari alla deposizione del Tiranno o forse é stato il resto del mondo a deporlo per noi? Chissenefrega, l'importante é che si sia levato dai coglioni. No, non sono d'accordo. Perché se non siamo stati noi, vuol dire che non abbiamo imparato niente e ce ne puó arrivare un altro, in ogni momento. Un altro salvatore della patria, magari piú bello, piú elegante e non affetto da satirismo. Magari ricco, di successo (anche sportivo, perché non ci facciamo mancare niente). Magari addirittura con la benedizione dei progressisti nostrani.

Cosí, un esempio a caso.

Ma basta pensare al futuro, adesso cosa succede? Succede che dobbiamo accettare l'unica soluzione possibile (cosí dicono tutti) per non sprofondare nel baratro abisso (anche queste parole hanno rotto il cazzo, le bandisco dal blog), va be, per non andare del tutto a puttane. 

A proposito, io non so nulla di economia. Neanche voi, se non siete ragionieri o se non l'avete studiata all'universitá. Perché non insegnano un minimo di economia alle medie o al liceo? La nostra istruzione non ci fornisce gli strumenti per capire ció che decide le sorti del mondo. Poi cresciamo e, una volta adulti, guardiamo il telegiornale e parlano di spread, tassi, cambi e ci spiegano che tutto ció decide la nostra vita e cosa fanno i governanti che ci rappresentano peró nessuno capisce niente e serve sempre un esperto che traduca. (E non si capisce niente neanche dopo aver ascoltato l'esperto). 
  
Io qui magari faccio anche la figura del pessimista professionista, di quello che ha sempre il muso, che non riesce neanche a gioire perché é caduto Berlusconi, quasi quasi mi sto sulle palle da solo. Ma non é cosí, ad esempio quando hanno eletto Pisapia e De Magistris sono stato molto contento. Sono stati entrambi  successi della cittadinanza, due candidati improbabili che hanno mobilitato una quantitá immensa di persone, tanta creativitá, ironia e capacitá di usare il Web. E alla fine hanno vinto. Si sono visti gli anticorpi all'immondo male che affligge il paese da quasi un Ventennio. Ieri no. Non siamo riusciti a mandarlo a casa noi. L'hanno fatto i sorrisini di quei due stronzi. Dobbiamo ricostruire un minimo di coscienza civica in questo paese, e fare meglio di quello che é stato fatto dopo la fine del Fascismo (evidentemente troppo poco, col senno di poi). Se no... Se no, (ri)guardatevi il Conformista.

2 commenti

  1. sono d'accordo! ma...tra le parole, bandiamo anche "vinto" e "perso"? ;)

  2. Grazie mille, Anonimo, il tuo é il primo commento su questo blog. Non so se sono d'accordo con te, non vedo niente di male nell'usare i verbi "vincere" e "perdere" se riferiti a una competizione elettorale. Poi peró mi viene in mente La Russa che sbraita "Avede Berzo! Avede Berzo!" per zittire chiunque provi a esprimere un concetto che non sia quello del suo (ex-)padrone e penso che forse hai ragione tu...

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