Maggioranze bulgare






Da sempre, la religione Cattolica annovera il maggior numero di fedeli nel nostro Paese. Piú recentemente, si é andato affermando il "Berlusconi NO", un culto che (seppur minacciato dai recenti sviluppi) vanta milioni di fedeli in tutta Italia ed é particolarmente diffuso tra i nostri concittadini espatriati. Sebbene per una serie di ragioni mi sia sempre considerato un eretico, devo ammettere a malincuore che tra questi fedeli ci sono anch'io.

I buoni Cristiani vanno a messa ogni domenica, a cominciare dal nostro attuale Primo Ministro. Noi fedeli del nuovo culto ci sediamo di fronte a oggetti rettangolari ogni giovedí, per tre stagioni all'anno, ascoltiamo le prediche di Santoro e riceviamo la comunione da Travaglio.

Giovedí scorso ho finito di cenare e ho fatto partire Servizio Pubblico, ovviamente sul mio portatile visto che non possiedo un televisore. Inizialmente avevo optato per lo streaming sul sito del Fatto Quotidiano ma mancavano ancora 2 minuti all'inizio della trasmissione e la bacheca era giá piena di messaggi Grillineschi, tutti con la bava alla bocca e ansiosi di #punireicorrotti cliccando ripetutamente sul tasto sinistro del mouse con il dito piú lungo della loro mano. Mi sono indispettito e sono quindi passato al pressoché innocuo sito di Repubblica. Dopo pochi istanti é cominciata la trasmissione.

Da qualche parte (non mi ricordo dove) qualcuno ha scritto 
"Mamma quant'é bello Ruotolo!" Giuro.

In questa nuova edizione polimediale, onde fugare ogni dubbio sulla natura dell'appuntamento in questione, Vauro si presenta direttamente vestito da Frate. Dopo una serie di imbarazzanti battute e di un po' meno (ma mica tanto) imbarazzanti vignette, é entrato Santoro, ha lanciatolasigla/presentatogliospiti/intervistadiRuotolo, insomma la solita routine. Dopo poco ho incominciato ad annoiarmi e quindi sono passato su Twitter dove si alternavano commenti su #serviziopubblico e #piazzapulita, in contemporanea su La7 e in streaming, quindi ho fatto partire anche Formigli. Parzialmente confortato da Spinoza Pubblico, ho continuato a saltellare da una trasmissione all'altra, ho ascoltato il sempre piú logorroico Travaglio recitare l'usuale sermone, ho osservato la faccia di Alemanno (Formigli) con l'audio di Landini (Santoro), ho resistito a atroci, interminabili minuti in compagnia di Santo Versace. Poi Giulia Innocenzi ha dato i risultati del sondaggio Facebook della settimana che, come ricorda Santoro, non ha valore statistico quindi non serve a un cazzo e non si capisce perché farlo (baiveuei, ottimo post e relativi commenti sui sondaggi di Santoro qui). 

Voglio dire, impara da La7, se fai uno streaming e vuoi (veramente) interagire con il tuo pubblico in tempo reale, magari permetti ai tuoi spettatori di scrivere qualcosa. Poi se proprio vuoi (come fa Lerner), nella pubblicitá ti fai riassumere le impressioni/domande/reazioni web dal precario addetto alla mansione e se proprio proprio vuoi vuoi le usi nella trasmissione. Invece no, niente tastiera, Santoro vuole che clicchiamo. Con il seguente risultato.    


Chiariamoci, io ho stima di Michele Santoro, di Marco Travaglio e di Vauro Senesi. É proprio perché li stimo che mi fanno girare i coglioni. Santoro ha messo in piedi un progetto veramente ambizioso e ha vinto la scommessa. La televisione senza televisione. Tutto fondamentalmente tramite internet, in Italia, uno dei Paesi piú arretrati nella diffusione della banda larga. Sí lo so che ci sono anche Sky e le televisioni locali ma il successo di Servizio Pubblico é costituito dalla valanga di gente che lo guarda in rete. Vista peró la considerazione che Santoro ha dell'intelligenza dei suoi ascoltatori, forse potrebbe anche sostituire il cane del mosaico di Pompei che figura nel suo banner con questo.


Poi che cazzo di domanda sarebbe "si deve dimettere?" É questo il contributo che si richiede alla societá civile? Decidere chi si deve dimettere? In pratica é come X-Factor, peró senza Elio. 

Sono rimasto altri 5 minuti, inebetito, con l'indignazione a comando in sottofondo. Quindi ho abbandonato il Rito in streaming e ho lanciato L.A. Noire, il mio ultimo acquisto su Steam. Il pixellato universo criminale della Los Angeles anni '40 mi é sembrato molto meno inutile (e irreale) di quello che stavo guardando pochi minuti prima. E decisamente piú moderno delle battute di Vauro.

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